Il telefono è la fine delle nuove generazioni?

Il 18 ottobre 2024 le classi del Liceo Scientifico dell’I.I.O. “A. Gentili-V. Tortoreto” hanno avuto la possibilità di incontrare, presso la Sala congressi di Sarnano, il giornalista Germano Milite per parlare di un argomento che, a seguito del progresso della società si è anche evoluto nel suo effetto: l’uso e l’abuso della tecnologia. 

Milite ha iniziato con il mettere in chiaro che ci sono due metodi per approcciarsi alla tecnologia: il primo attraverso un consumo passivo, come per esempio quando si vedono dei reel sui social che durano anche meno di cinque minuti; il secondo quando si ha un momento auto-realizzativo che porta ad utilizzare gli strumenti moderni con moderazione, non in modo eccessivo e che provoca un’autodistruzione. 

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Il giornalista ha parlato ai ragazzi di come i telefoni si siano evoluti, da come si è passati da un Nokia 3330, che lui usava a 15 anni, in bianco e nero con un solo gioco, senza internet, dove bisognava pagare anche per solo messaggio e ci volevano due giorni per avere delle foto materiali, ad uno smartphone sempre connesso ad Internet e dove tutto è a portata di mano.

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Al giorno d’oggi è molto difficile non trovare un tredicenne con uno smartphone e ha sottolineato che in questo periodo di vita si tende ad utilizzare in modo spasmodico il telefono. Lo smartphone è uno strumento fantastico, ma si deve insegnare ad usarlo consapevolmente.

Milite ha poi parlato di un altro argomento che ha definito come “La pornografia del successo”, intendendola come la finzione, la simulazione, la cinematografia del successo. Questo si può vedere spesso in quelle inserzioni che promettono di far diventare ricchi, senza studiare, facendo così sembrare quelli che finiscono gli studi degli sciocchi; la stessa cosa viene fatta con i lavoratori, perché non si vuole far vedere l’immagine di un lavoratore medio, ma si vuole convincere che si può guadagnare tanto senza lavorare. Questo attaccamento ai telefoni o a qualunque strumento elettronico non interferisce solo sui più piccoli, ma anche sui più grandi: infatti oggi ci si sforza di meno a ricordare una strada perché si può usare Google maps. L’abuso della tecnologia ha creato un’immagine distorta delle persone, facendo così diminuire l’autostima e aumentando depressione e isolamento. A seguire il giornalista ha fatto vedere un video che mostrava che più si è esposti al telefono e più se ne ha bisogno, ma al termine di esso si è visto come lo sport, o semplici attività all’aperto, possono liberare da queste catene e far assaporare una libertà mentale e fisica.

Per finire Milite ha mostrato un’immagine in cui sono presenti diverse vignette. In queste vignette sono rappresentate una serie di persone tristi perché vedono sui social quello che non hanno o quello che hanno perso, mentre sui social mostrano ciò che vogliono far vedere di sé agli altri.

Questo evento è stato molto significativo e ha dato ai ragazzi la possibilità di riflettere su quanto la tecnologia sia bella e utile, solo se usata nel modo corretto.

Ultima revisione il 25-10-2024